Laura sedeva mollemente sul divano, con i capelli bagnati
che le piangevano sulle pagine aperte di un giornale.
Leggeva con attenzione dellla chiusura di un locale dei
vip per traffico di stupefacenti e prostituzione e simili.
Di tanto in tanto, la tranquillità di quel fresco mattino
di primavera veniva mutilata dal rumore assordante di un frullatore.
Da quando la coinquilina di Laura, Manuela, aveva vinto
un piccolo frullatore alla pesca di beneficienza della parrocchia, era sempre
intenta a mischiare qualcosa con qualcos'altro.
Quel fresco mattino si stava preparando un frappè alla
ciliegia.
-Cazzo, Manuè...- fece Laura, parlando un pò forte per
stare a galla tra gli assordanti rumori dell'elettrodomestico -hai letto che
hanno chiuso il locale dei vip?
-Aspetta, non capisco....cos'hai detto?-rispose Manuela,
concedendosi una pausa momentanea dal mischiare.
-Dicevo...hai presente il locale dei vip? L'hanno chiuso!
-Ah. Meglio. No?
-Sissì, questo è chiaro. Solo che...stavo pensando...una
volta, i drogati erano diversi...Non erano come quelli di ora, i cocainomani
che si fanno di coca perchè sono ricchi e devono spendere i soldi in qualche
modo e...
-Beh, non tutti tutti sono ricchi. Alcuni lo fanno per
far parte dei ricchi ma non lo sono.
-Sì, certo...anche quelli...comunque ora sono tutti nei
locali a farsi di coca e andare a prostitute e a cercare di fregare il fisco e
robe così...una volta il drogato era IL drogato e se ne stava nelle stazioni
ferroviarie seduto per terra con lo sguardo perso e le braccia piene di
buchi...E tu lo guardavi, da bambina e tua madre ti diceva "Non
guardarlo!" e ti copriva gli occhi. Anche tua madre ti copriva gli occhi?
-Sì, Laura. Credo che tutte le madri abbiano chiuso gli
occhi ai loro figli. Davanti ai drogati e davanti alle pubblicità che
mostravano le tette...
-Ah, le pubblicità che mostravano le tette, ora non le
fanno più! E' vero, non le fanno proprio più! Comunque dicevo, degli eroinomani
da stazione...mi mancano. Mi mancano con la loro scelta sbagliata che li faceva
diventare dannati...con la loro tristezza...erano tristi....Se ne trovassi uno
ora, lo abbraccerei, credo.
-Seee...poi ti piazza una siringa nel braccio per farti
diventare eroinomane come lui.
Manuela, per chiudere idealmente il discorso, riprese a
frullare. Il gelato alla vaniglia era così tanto che il frullatore si
inceppava. Poi, come colpita da un lampo, continuò il discorso.
-Quando ero ragazza e iniziavo ad uscire la sera,-disse
Manuela, guardando fuori dalla finestra - mia madre mi diceva 'Vai dove vuoi,
ma non andare al parco, che ci sono i satanisti che ti inseguono con le
siringhe". Ed io mi divertivo un mondo, per questa cosa dei satanisti con
le siringhe. Mi sembravano un pò....un pò come se mi dicesse di fare attenzione
ai ninja vichinghi o...o ai pirati pellirosse...
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