Thursday, December 21, 2006

Il Compleanno di Rebecca - Capitolo 5
Le trecce di Dub sono bellissime.
Lunghelunghe, tirate sù con il sapone di marsiglia, così caratteristiche.
Gliele ho sempre invidiate.
Gli danno un tocco di sensualità lolitesca che lo rende adorabile ed inquietante allo stesso tempo. Una volta l'ho sfinito così tanto che me le ha fatte.
Mi invitò a casa sua e mi fece accomodare su di una poltrona al centro della sua cameretta, tappezzata di poster di Bjòrk.
-Sei proprio sicura di volerle come le mie, Ele? I tuoi capelli sono così fini ed il sapone di marsiglia li potrebbe rovinare...
-Smettila.Cosa vuoi che faccia, un pò di sapone...
-Ok, se lo dici tu...
Quando finì le raccomandazioni, calmo, mi intrecciò i capelli dolcemente, accarezzandomi con la spazzola fino a modellare due treccione, che tirò sù con abbondanti dosi di schiuma di marsiglia.
Era una scena dolcissima, insolita.
Stranamente,quella scena ricca di tenerezza, mi ricordava un pezzo di Trainspotting dove Rents Boy, il protagonista, preparava uno schizzo a Tommy...
Quando poi, ad opera terminata,mi portò lo specchio, saltellavo di felicità. Erano bellissime ed io ero entusiasta di tornare a casa con le mie fantasmagoriche trecce.

Il Compleanno di Rebecca - Capitolo 6

Quando non riesci a dormire, ti senti come un morto.
Sono a Rimini da sì e no dieci ore, ma già ne ho le palle piene di questa città, anche se adesso sono a letto. Mannaggia, quanto vorrei dormire, in questo momento...
Ho provato di tutto, ma proprio non ci riesco.
Sarà colpa del viaggio.
Il mio compagno di stanza, Dub, dorme come un angioletto.
Guardarlo è il mio unico passatempo, visto che ha il letto a pochi centimetri dal mio. I suoi capelli sono davvero lunghi quando non ha le treccione ed il suo visino, senza trucco è ancora più femminile... Chissà perchè mi ha invitato qui...

Il Compleanno di Rebecca - Capitolo 7
Il mare mi ricorda tanto la mia città.Oh, quanto mi manca Genova...
I suoi vicoli ed i suoi barettini, dove passavo intere mattine a leggere libri di fantascienza,li sogno di continuo.Il mare di Rimini è un pò più sporco di quello di Genova, ma, ogni volta che annuso nell'aria l'odore di salsedine, ritorno con la mente nella mia bella città e provo una dolcissima sensazione.
Quando siamo arrivati in quel di Rimini, erano le 11 di sera.Il cielo era già nero, ma il mare, impercettibile agli occhi, ci dava il benvenuto con leggeri sussulti.
Appena ho appoggiato il piede per terra, rapita da quel dolce suono, ho preso Dub sottobraccio e l'ho trascinato verso la spiaggia (Marco e Clara erano troppo stanchi per seguirci).
Seduti sulla freddissima sabbia, ci siamo messi a filosofeggiare.
"Senti..."-mi fa Rob, poetico.-
Che c'è?
-Questo mare nero...è surreale...-In che senso?
-Mi sembra il portale per un'altra dimensione....
-Beh, è vero...poi questa luna piena è proprio bellissima...
-Già...Mhmmm, ho fame...andiamo a prenderci un panino in qualche chiosco?
-Anche io ho un certo languorino...andiamo!

Il Compleanno di Rebecca - Capitolo 8
Quando me lo disse, pensavo stesse scherzando...
In una pausa pranzo, quando eravamo insieme al corso, gli chiesi:
-Dub, tu quando vai al mare o in piscina,ti metti il costume da uomo, vero?
-No, mi metto quello da donna...
Pensavo mi dicesse una bugia, così, per scherzo...
Oggi era una giornata solare così, visto che i ragazzi erano usciti da un pezzo, Clara ed io abbiamo deciso di andare ad abbrustolirci al sole e farci notare un pò dal sesso forte romagnolo.
Avevo anche comprato un costumino nero che morivo dalla voglia di provare e poi andare a prendere il sole era un modo come un altro per passare un pò di tempo con Clara, per approfondirne la conoscenza.In spiaggia, però, abbiamo avuto un orrenda sorpresa.Illuminati da una luce bianca in stile "shojo manga", Marco e Roberto LaPorta giocavano a beach volley ridendo e scherzando.Marco era "customato" come un ragazzo normale, mentre Dub era indubbiamente osceno.
La pelle bianca del corpo implume era cinta in un due pezzi di marca, a strisce nere e rosse.
Il pezzo di sopra reggeva il niente, ma la riga maliziosa dei pettorali dava l'illusione di un seno microscopico, mentre il pezzo di sotto era una culotte avvolta in un pareo aderentissimo sui glutei perfetti.
Per "completare l'opera", gli occhi erano coperti da un occhialino vintage anni'60 e le mani erano ricolme d'anelli.
Sembrava in tutto e per tutto una maliziosa ragazzina in attesa di un fugace amorino estivo.
"Cazzo ci fai vestito così?!!"- gli faccio, furibonda.-
Stà calma...e parlami al femminile, grazie!!
-Me ne frego...rispondi alla mia domanda!
-Non si vede? Sto giocando a beach volley con il mio migliore amico!
-Ti rendi conto che stai indossando un costume succinto?
-Beh, ho provato a mettere i boxer, ma ero ridicolo...
-No, sei ridicolo così!!!
-Prova a chiedere se sono ridicolo a quei ragazzi lì, sotto l'ombra(indica col dito tre ragazzi arrapati dal suo culetto).
-Saranno tedeschi...senti, non mi va di litigare con te...vuoi vestirti così?Ok, anche se ti trovo disgustoso, hai tutta la libertà di metterti il costume che vuoi...
-Grazie, Puccia(nomignolo che mi ha dato ai tempi del corso)! Volete giocare con noi?
-No, grazie...mi è passata la voglia di stare qui... Clara-chan, vuoi venire a prendere un caffè con me?Lasciamo questo pervertito ai suoi "giochi"...
Inorridita, ho preso la mano di Clara e me ne sono andata, lanciando occhiate biforcute al "bello fighero" che, non curante, continuava a giocare a palla con il suo amichetto.

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